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J.M.J.T.

Maggio 1897

(Aria: «Pourquoi m'avoir livré l'autre jour, ô ma Mère»)

 

Perché t'amo, Maria

 

        1  Io vorrei, Maria, cantare perché t'amo

e al tuo dolce nome trasalisco1 in cuore;

e ancor perché la suprema tua grandezza

mai potrebbe il mio animo intimidire.

5               Se nella sublime gloria t'ammirassi

mentre i beati tutti in splendore superi,

mai credere potrei che ti sono figlia:

e gli occhi abbasserei innanzi a te, Maria.

 

        2  Perché un figlio possa amare la madre sua,

essa ha da spartir con lui le pene e piangere.

O Madre amata, sulla straniera riva

quanto tu piangesti per attrarmi a te!

5La vita tua nel Vangelo santo medito,

osando guardarti ed accostarmi a te.

Non m'è difficile credermi tua figlia:

mortale e dolente come me2 ti vedo.

 

        3  Del Ciel un angelo t'offre d'esser Madre Lc 1,31-33

del Dio che in eterno sempre regnerà;

ed ecco, Maria, tu scegli - che mistero! -

della verginità il tesoro ineffabile.

              5  Comprendo, Immacolata, che la tua anima

al Signore è più cara del Paradiso,

e che il tuo cuor, ch'è Valle Mite ed Umile Mt 11,29

può contener Gesù, d'Amore Oceano.3

 

        4  T'amo, Maria, quando ti chiami serva Lc 1,38

del Dio che tu conquisti con l'umiltà.

Per tal virtù nascosta sei onnipotente

e nel tuo cuore attiri la Trinità.

              5  Ecco, t'adombra lo Spirito d'Amore Lc 1,35

e il Figlio uguale al Padre s'incarna in te. Gv 1,14

Egli avrà molti fratelli peccatori;

ché Gesù si chiamerà tuo primogenito! Lc 2,7

 

        5  Madre amata, io nella mia piccolezza

come te4 possiedo in me l'Onnipotente.

Ma perché son debole io non mi turbo:

i tesori della madre vanno ai figli

             5  e io son figlia tua, diletta Madre.

Mie sono le tue virtù, mio è il tuo Amore!

E quando in cuore mi scende l'Ostia bianca,

di riposar in te crede Gesù Agnello!

 

       6  Tu mi fai capire che m'è ben possibile

l'orme tue seguir, Regina degli Eletti.

La via stretta al Cielo l'hai resa visibile, Mt 7,14

praticando sempre le virtù più umili.

              5  Vicino a te, Maria, amo restar piccola:

vedo le grandezze umane tanto vane.

Presso Elisabetta, che ti accoglie in visita, Lc 1,39-40

l'ardente carità imparo a praticare.

 

        7  Io rapita ascolto, o Regina degli Angeli,

il sacro cantico che dal cuor5 ti sgorga. Lc 1,46-55

A intonar m'insegni le divine lodi

ed a gloriarmi in Gesù, mio Salvatore.

              5  Le tue parole d'amore, rose mistiche,

profumare 6 dovranno i venturi secoli.

L'Onnipotente ha fatto in te grandi cose

e meditarle io voglio per benedirlo.

 

        8  Quando Giuseppe il giusto ignora il miracolo Mt 1,19

che tu vorresti nell'umiltà celare,7

piangere lo lasci presso il Tabernacolo

che vela del Signor la bellezza eterna.

             5  Amo, Maria, l'eloquente tuo silenzio!

Esso per me è dolce concerto armonioso!

Mi dice la grandezza e l'onnipotenza

di chi l'aiuto dal Cielo solo aspetta.

 

        9  Vedo voi, Giuseppe e Maria, più tardi

respinti dagli abitanti di Betlemme.

Nessuno accoglie voi poveri stranieri

nella sua locanda: il posto è per i grandi!

             5  Il posto è per i grandi; e là in una stalla

la Regina dei Cieli partorisce un Dio. Lc 2,7

O Madre cara, quanto m'appari amabile

e come sei grande in un luogo così umile!

 

      10  Quando io vedo l'Eterno avvolto in fasce Lc 2,7

e il vagito sento del Divino Verbo, Gv 1,1

o Madre amata, più non invidio gli Angeli:

m'è Fratello amato il forte lor Signore.

             5  Come t'amo, Maria, che il tuo Divin Fiore Ct 2,1

hai fatto dischiudere sulle nostre rive!

E amo te che magi e pastori ascolti Lc 2,19

e tutto con cura nel tuo cuore serbi!

 

      11  Amo te che confusa fra l'altre donne

i tuoi passi volgi verso il tempio santo. Lc 2,22-35

E amo te che il Salvator nostro presenti

al santo Vecchio che in braccio suo lo stringe.

              5  Dapprima sorrido ascoltando il suo canto,

ma poi i suoi accenti mi muovono al pianto.

Col profetico sguardo spinto in avanti,

egli t'annuncia di una spada i dolori.

 

      12  Regina dei martiri, l'ultima sera

spezza il tuo cuore questa spada crudele. Lc 2,35

Ma presto la patria lasciare devi Mt 2,13-15

e la furia fuggir d'un re ingelosito.

              5  Nel velo tuo avvolto, Gesù dorme in pace;

Giuseppe t'esorta a partire di fretta

e pronta e obbediente tu subito sei:

tu vai senz'indugio e senza obiettare.

 

      13  In terra d'Egitto, io credo, o Maria Mt 2,13‑15

rimane gioioso in povertà il tuo cuore.

Non è forse Gesù la Patria più bella?

Che t'importa l'esilio se il Ciel possiedi?

              5  Ma un dolor grande provi a Gerusalemme Lc 2,41-50

e il cuore t'inonda come vasto mare:

Gesù si sottrae 8 alla tua tenerezza

per tre giorni e questo è il vero duro esilio!

 

      14  Infine lo scorgi e la gioia ti porta! Lc 2,48-50

E dici al Fanciullo che i dottori incanta:

«O Figlio mio, perché tu m'hai fatto questo?

Tuo padre ed io ti cercavamo in pianto».

              5  Il Dio Fanciullo (che profondo mistero!)

risponde alla Madre che le braccia tende:

«Perché mi cercavate? Devo occuparmi

dell'opera del Padre: l'ignoravate?».

 

      15  M'insegna il Vangelo che cresce in sapienza

Gesù, sottomesso a Maria e Giuseppe;

e il cuore mi dice con qual tenerezza

è sempre obbediente ai genitori amati.

              5  Io ora comprendo il mistero del tempio

e le arcane parole del Re Amabile.

O Madre, tuo Figlio ti vuole modello

di chi nella notte Lo cerca con Fede.

 

      16  Poiché il Re celeste la Madre sua volle

in notte profonda con l'angoscia in cuore,9

è un bene, Maria, soffrire qui in terra?

Soffrire amando è la gioia più pura! 10

             5  Gesù può riprendersi quanto m'ha dato:

per me non si spiaccia, tu diglielo pure.

Se pur si nasconde, saprò io aspettarlo

finché non si spenga nel Ciel la mia fede.11

 

      17  So che a Nazaret, Madre piena di grazia, Lc 1,28

povera eri e nulla di più volevi:

non miracoli o estasi o rapimenti

t'adornan la vita, Regina dei Santi!

             5  In terra è grande il numero dei piccoli

che possono guardarti senza tremare.

La via comune, Madre incomparabile,

percorrere tu vuoi e guidarli al Cielo.

 

      18  Aspettando il Cielo, Madre mia diletta,

con te voglio vivere e seguirti sempre.

Madre, contemplandoti m'immergo estatica

negli abissi d'amore che in cuor ti scopro.

             5  Il materno tuo sguardo scaccia il timore

e a piangere e a gioire esso m'insegna.

Le gioie pure e sante non disprezzi,

le condividi, invece, e le benedici.

 

      19  A Cana gli sposi tu vedendo inquieti Gv 2,2-11

- non possono nasconderlo, manca il vino -

tu sollecita lo dici al Salvatore,

sperando aiuto dal suo divin potere.

             5  Gesù prima pare opporsi alla richiesta:

«Che importa a me e a te, donna?», egli dice,

ma in fondo al cuore ti sente Madre sua

e per te egli compie il primo miracolo!

 

      20  Quando i peccatori la dottrina ascoltano Mt 12,24-50

di Colui che nel Cielo vuole pur accoglierli,

con essi stai tu, Maria, sulla collina.12

Qualcuno annuncia a Gesù che vuoi vederlo;

              5  e il Figlio tuo Divino all'intera folla

mostra l'immenso amore che per noi prova:

«Chi m'è fratello, sorella e Madre», dice,

«se non chi compie la mia volontà?».

 

      21  Vergine Immacolata, Madre dolcissima,

all'udir Gesù non ti rattristi affatto,

anzi t'allieti ch'Egli ci faccia intendere

che sua famiglia è quaggiù l'anima nostra.13

              5  Sì, tu t'allieti che Egli la vita doni

e della divinità i tesori immensi.

Come non amarti, Madre mia diletta,

per tanto tuo amore e tanta umiltà?

 

      22  Maria, ami noi come Gesù ci ama Gv 13,34

e accetti di staccarti da Lui per noi.

Amare è dare tutto e donar se stessi.

Tu l'hai mostrato restando nostro aiuto.

              5  Sapeva il Salvatore la tua dolcezza

e i segreti ancor del cuore tuo materno.

Ci affida a te, Rifugio dei peccatori, Gv 19,27

la Croce sua lasciando ed in Cielo entrando.

 

      23  Maria, tu m'appari in vetta al Calvario, Gv 19,25

presso la Croce, come all'altare il prete:

offri l'Emmanuele mite, Gesù, Mt 1,23

e così plachi la giustizia del Padre!

             5  Madre addolorata, un profeta l'ha detto:

«Non c'è alcun dolore pari al tuo dolore!». Lam 1,12

Tu resti in esilio, Regina dei martiri,

e del tuo cuore per noi dai tutto il sangue!

 

       24  La casa di Giovanni è il tuo solo asilo: Gv 19,27

supplisce Gesù di Zebedeo il figlio.

Questa notizia il Vangelo dà per ultima, 14

poi più non parla della Regina nostra.

             5  Ma quel silenzio profondo, Madre amata,

non svela forse che il Verbo Eterno vuole Gv 1,1

cantar Lui stesso di tua vita i segreti

e stupire i tuoi figli, del Cielo eletti?

 

      25  Udrò io presto quella dolce armonia,

presto nel Cielo bello verrò a vederti.

Al mattino di mia vita m'hai sorriso:15

vieni e ancor sorridimi, Madre, è già sera!

             5  Non temo più la viva tua gloria eccelsa:16

ho sofferto con te e ti domando adesso

di cantar sui tuoi ginocchi perché t'amo

e sempre ridire che sono figlia tua!

La piccola Teresa...

 

(Le parole sottolineate devono essere scritte in corsivo) (Nota di Teresa).